Descrizione
Il Parrina DOP comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco, Rosso, Rosato e Vin Santo. La denominazione include anche numerose specificazioni da vitigno.
Zona di produzione
La zona di produzione del Parrina DOP comprende parte del comune di Orbetello in provincia di Grosseto, nella regione Toscana.
Uvaggio
Bianco, Vin Santo: Trebbiano Toscano 10-30%, Ansonica 30-50%, Vermentino 20-40%, Chardonnay e/o Sauvignon massimo 20%, per la restante parte possono concorrere uve a bacca di colore analogo provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata. Rosso (anche Riserva), Rosato: Sangiovese minimo 70%, da solo o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 30%.
Descrizione tipologie di prodotto
Il Parrina DOP Bianco si presenta di colore giallo paglierino con riflessi dorati; il profumo è delicato, lievemente aromatico, con sentori fruttati di nespola e floreali di biancospino; al palato è sapido, vellutato con un leggero retrogusto amarognolo. Il Parrina DOP Rosso ha un colore rosso rubino pieno e intenso; al naso è delicato, con sentori di piante spontanee tipiche della macchia mediterranea e note fruttate di mirtillo; in bocca è asciutto, caldo, armonico, vellutato e con un lungo finale fruttato. Può presentare la menzione Riserva in seguito a un periodo di invecchiamento di almeno due anni, di cui almeno uno in botti di legno e almeno tre mesi in bottiglia. Il periodo di invecchiamento decorre dal primo novembre dell’anno di produzione delle uve. Il Parrina DOP Rosato è di colore rosato vivace; al naso si avvertono le eleganti note di petali di rosa e di frutti rossi; il gusto risulta asciutto, rotondo, fresco, armonico e gradevolmente acidulo. Il Parrina DOP Vin Santo ha un colore ambrato intenso; i profumi regalano sentori di nocciola, dattero, fichi secchi, miele e caramello; il sapore è denso, cremoso, sapido, minerale con lievi sentori agrumati. Per la produzione del Parrina DOP Vin Santo il metodo di vinificazione prevede che l’uva sia sottoposta ad appassimento e venga ammostata non antecedentemente al primo dicembre dell’anno di raccolta e non oltre il 31 marzo dell’anno successivo; il parziale appassimento delle uve deve avvenire in locali idonei ed è ammessa anche una parziale disidratazione con aria ventilata. La conservazione e l’invecchiamento dei vini Parrina DOP Vin Santo devono essere effettuati in recipienti di legno (caratelli) di capacità non superiore a 3 ettolitri per un periodo di almeno due anni; l’immissione al consumo non può avvenire in data antecedente al primo novembre del terzo anno successivo a quello di produzione delle uve. Per i vini Parrina DOP Rosso e Parrina DOP Rosato l’immissione al consumo non può avvenire in data antecedente al primo marzo dell’anno successivo a quello di produzione delle uve; per la tipologia Parrina DOP Bianco l’immissione al consumo non può avvenire prima del 31 dicembre dell’anno di produzione delle uve.
Specificazioni da vitigno
Il Parrina DOP può presentare le specificazioni dei vitigni sottoindicati. Da vitigno bianco: Vermentino, Chardonnay, Sauvignon ciascuno minimo 85%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%, a esclusione del Moscato Bianco. Da vitigno rosso: Sangiovese (anche Riserva), Merlot, Cabernet Sauvignon, ciascuno minimo 85%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%, a esclusione dell’Aleatico. Le caratteristiche di colore, profumo e gusto di ciascuna specifica sono quelle tipiche del vitigno e del terroir di provenienza. Per la menzione Parrina DOP Sangiovese Riserva è obbligatorio l’invecchiamento di almeno due anni, di cui almeno uno in botti di legno e almeno tre mesi in bottiglia. Il periodo di invecchiamento decorre dal primo novembre dell’anno di produzione delle uve. Per i vini Parrina DOP Sangiovese, Parrina DOP Cabernet Sauvignon e Parrina DOP Merlot, l’immissione al consumo deve avvenire non antecedentemente al primo marzo dell’anno successivo a quello della vendemmia; per il Parrina DOP Chardonnay, Parrina DOP Sauvignon e Parrina DOP Vermentino, l’immissione al consumo non può avvenire prima del 31 dicembre dell’anno di produzione delle uve.