Descrizione
Il San Torpè DOP comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco, Rosato e Vin Santo. La denominazione include anche numerose specificazioni da vitigno.
Zona di produzione
La zona di produzione del San Torpè DOP comprende il territorio di numerosi comuni in provincia di Pisa, nella regione Toscana.
Uvaggio
Bianco, Vin Santo (anche Riserva): Trebbiano Toscano minimo 50%, da solo o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 50%. Rosato: Sangiovese minimo 50%, da solo o con aggiunta di uve provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 50%, a esclusione del vitigno Aleatico; la percentuale di uve a bacca bianca non potrà superare il 20% del totale.
Descrizione tipologie di prodotto
Il San Torpè DOP Bianco è di colore bianco paglierino più o meno intenso; al naso ha profumi vivaci con dense note floreali e di frutti bianchi maturi; il sapore è secco, armonico e delicato con finale lungo e retrogusto fruttato. Il San Torpè DOP Rosato si presenta con un colore dal rosa tenue al cerasuolo; il profumo è fresco, delicato di frutti rossi quasi in caramella; al gusto è asciutto o leggermente amabile, floreale. Il San Torpè DOP Vin Santo ha un colore giallo ambrato intenso; al naso esprime profumi carichi di frutti maturi e appassiti, spezie dolci con note minerali e di alcol; al gusto è amabile, armonico, con ampi sentori di frutta secca. Può presentare la menzione Riserva. Le uve idonee alla produzione del vino San Torpè DOP possono essere destinate alla produzione della tipologia Vin Santo se, dopo aver subito un’accurata cernita, vengono sottoposte ad appassimento in locali idonei fino a raggiungere un contenuto zuccherino non inferiore al 26% e devono essere ammostati non antecedentemente al primo dicembre dell’anno di raccolto e non oltre il 31 marzo dell’anno successivo. È ammessa una parziale disidratazione con aria ventilata; la conservazione e l’invecchiamento devono avvenire in appositi locali e in recipienti di legno (caratelli) di capacità non superiore ai 2,25 ettolitri; l’immissione al consumo non può avvenire in data antecedente al primo novembre del terzo anno (quarto anno per la Riserva) successivo a quello di produzione delle uve.
Specificazioni aggiuntive
Il San Torpè DOP può essere seguito dalla menzione Vigna a condizione che sia seguita da relativo toponimo. Il San Torpè DOP può essere, inoltre, accompagnato dalle menzioni geografiche aggiuntive riferite a comuni, frazioni e località comprese nella zona di produzione e dalle quali effettivamente provengono le uve da cui il vino è stato ottenuto.