Descrizione
Le Pruneaux d'Agen IGP e le Pruneaux d'Agen micuit IGP sono prugne secche e lavorate appartenenti alla varietà di susine Ente. Questa varietà è la più adatta alla lavorazione, per le considerevoli dimensioni, la consistenza e il sapore che si mantiene a lungo inalterato.
Zona di produzione
La zona di produzione delle Pruneaux d'Agen e Pruneaux d'Agen micuit IGP comprende la quasi totalità del dipartimento di Lot-et-Garonne, ad eccezione del cantone di Houeilles e una parte dei dipartimenti limitrofi, della Gironde, Lot, Gers e Tarn-et-Garonne, nelle regioni dell'Aquitania e dei Midi-Pirenei.
Metodo di produzione
L'albero dell'Ente viene preparato alla produzione per ben tre anni e i primi frutti si possono raccogliere solo dal settimo anno in avanti. Le susine vengono raccolte tra il 25 agosto e il 25 settembre. Si utilizzano macchine che scuotono gli alberi e, contemporaneamente, raccolgono i frutti. Ne occorrono circa tre chili e mezzo per ottenere un chilo di prugne secche. Solo le migliori vengono lavate e sistemate su vassoi fatti con assicelle di legno o canne intrecciate. Poi le prugne vengono disidratate a temperatura controllata (55-60°C), in speciali forni, che le mantengono intere e consistenti, con la pelle corrugata ma senza fessure. Al termine del processo, che dura alcune ore, le prugne secche vengono suddivise per calibro, quindi reidratate immergendole per poco in acqua a 80°C. Le Pruneaux d'Agen mi-cuit sono semisecche, vengono ottenute arrestando l'essiccazione quando il tenore di umidità del frutto è sceso tra il 30 e il 35 %.
Aspetto e sapore
Le Pruneaux d'Agen IGP sono di colore nero brillante, hanno una consistenza morbida e la polpa di colore che va dal giallo all'ambra, il sapore è gustoso e dolce. Le Pruneaux d'Agen micuit IGP sono invece ottenute arrestando l'essiccazione nel momento in cui il tenore di umidità è sceso tra il 30 e il 35%. La conservazione non prevede zuccheraggio e non devono essere presenti muffe.
Storia
La varietà a cui appartengono le Pruneaux d'Agen e le Pruneaux d'Agen mi-cuit IGP deriva probabilmente da una prugna-dattero, tonda e gustosa, venuta dalla Siria, i cui semi furono portati in occidente dai Crociati. La sua coltivazione conobbe una grande fortuna nel Medioevo: verso la metà del XIV secolo i monaci dell'abbazia di Clairac scoprirono che la prugna essiccata al sole acquistava un sapore molto gustoso, trasformandosi in un ottimo alimento conservabile. Il nome del prodotto è dovuto al fatto che, un tempo, il loro trasporto verso l'Inghilterra avveniva soprattutto per via fluviale, partendo dal porto di Agen.
Gastronomia
Le Pruneaux d'Agen IGP e le Pruneaux d'Agen micuit IGP si conservano in sacchetti per la conservazione alimentare, a temperatura ambiente, in locali non umidi. Sono ottime da gustare al naturale e si prestano ad essere utilizzate come saporito accompagnamento di piatti dolci e salati. Sono straordinariamente versatili e possono essere trasformate in crema di prugne, utilizzate anche per riempire le tipiche pruneux fourrés (prugne farcite), o in confettura. Vengono prodotti anche cioccolatini alla prugna, prugne allo sciroppo, al vino e all'Armagnac, praline, bon bon di prugne e acquavite.
Commercializzazione
Il prodotto è immesso in commercio nella tipologia Pruneaux d'Agen IGP e Pruneaux d'Agen mi-cuit IGP. È commercializzato sfuso, in cartoni di 5 o 12,5 kg ricoperti da una pellicola di polietilene o in altri tipi di imballaggio, oppure preconfezionato, in sacchetti o barchette di materia plastica, scatole di legno o metallo, cassettine o cestini in legno ricoperti di pellicola trasparente o in altre presentazioni. Il prodotto deve rispettare un calibro minimo fissato ad un numero di frutti inferiore o pari a 77 per 500 gr.
Nota distintiva
La zona di produzione delle Pruneaux d'Agen e Pruneaux d'Agen mi-cuit IGP è caratterizzata dal conflitto climatico tra l'influenza del Mediterraneo e quella dell'oceano. La variabilità del clima conferisce al frutto un equilibrio particolare tra dolce e acidulo, che è all'origine delle sue qualità peculiari.