Descrizione
La Pera dell’Emilia Romagna IGP si riferisce al frutto allo stato fresco delle seguenti varietà di pere: Abate Fetel, Conference, Decana del Comizio, Kaiser, Max Red Bartlett, Cascade, Passa Crassana, William, Santa Maria e Carmen.
Zona di produzione
La zona di produzione della Pera dell’Emilia Romagna IGP comprende diversi comuni nelle province di Reggio Emilia, Ferrara, Modena, Ravenna e Bologna, nella regione Emilia-Romagna.
Metodo di produzione
I sesti di impianto utilizzabili sono quelli tradizionalmente usati nella zona di produzione, con possibilità, per i nuovi impianti, di avere una densità per ettaro fino a un massimo di 6.000 piante. Per la difesa fitosanitaria si preferiscono, dove è possibile, le tecniche di “lotta integrata” o “lotta biologica”. La raccolta avviene in modo scalare a seconda della maturazione delle diverse varietà: ad esempio, la prime a giungere a maturazione sono le varietà estive Santa Maria e Carmen, seguono la William e la Red Bartlett, poi la Conference, che si raccoglie nella prima metà di settembre; la Cascade, la Passa Crassana, la Decana e la Abate Fetel si raccolgono invece nella seconda decade di settembre mentre la Kaiser matura a fine settembre. Le operazioni di raccolta sono generalmente eseguite a mano. La produzione unitaria massima è di 50 tonnellate per ettaro per tutte le cultivar ammesse.
Aspetto e sapore
La Pera dell’Emilia Romagna IGP nella varietà Abate Fetel è calebassiforme, piuttosto allungata ed è di colore verde chiaro- giallastro, con rugginosità agli estremi; la Conference è piriforme, spesso simmetrica, con buccia verde- giallo e rugginosità diffusa; la Decana del Comizio ha forma turbinata, buccia liscia verde chiaro- giallastra spesso colorata di rosa, con rugginosità sparsa; la Kaiser è calebassiforme-piriforme e ha buccia ruvida completamente rugginosa; la William e la Max Red Bartlett sono cidoniformi-brevi o piriformi, con buccia liscia dal colore di fondo verde-giallo, più o meno ricoperto da sovracolore rosato o rosso vivo, a volte striato; la Cascade ha forma doliforme eterogenea con asimmetria verticale e trasversale, con buccia verde chiaro di sfondo con sovracolore rosso vivo e con rugginosità sparsa; la Passa Crassana è maliforme, spesso doliforme ed è consistente, verde e con rugginosità lenticellare; la Santa Maria è piriforme o piriforme troncata, con buccia liscia di colore verde-giallo; la Carmen è calebassiforme, leggermente allungata e si presenta verde con sfaccettature rosate. Il sapore è per tutte dolce, a volte aromatico.
Storia
I primi dati storici sulla coltura del pero risalgono agli inizi del Trecento. Il frutto era conosciuto e apprezzato in Emilia-Romagna, tanto da essere raffigurato su una tavola del 1420 circa, la Madonna della pera, considerata opera di un anonimo maestro veneto e conservata alla Pinacoteca Comunale di Cesena. Nell’Alto Medioevo l’arboricoltura non appare molto praticata, solo alla fine del Quattrocento gli agronomi cominciano a dedicare seria attenzione a questo comparto produttivo, così che, già a partire dal Seicento, la Romagna e l’Emilia presentavano colli disseminati di frutteti.
Gastronomia
La Pera dell’Emilia Romagna IGP va posta in un sacchetto di carta e si conserva a temperatura ambiente per 2-3 giorni o, nella parte meno fredda del frigorifero, per circa sette giorni. Oltre al tradizionale consumo fresco, può essere ingrediente di numerose ricette: dagli antipasti di pesce ai primi piatti, fino ai secondi come il filetto di maiale.
Commercializzazione
Il prodotto è immesso in commercio, all’interno del periodo intercorrente tra il 25 luglio e il 31 maggio dell’anno successivo, nella tipologia Pera dell’Emilia Romagna IGP, nelle varietà: Abate Fetel, Conference, Decana del Comizio, Kaiser, Max Red Bartlett, Cascade, Passa Crassana, William, Santa Maria e Carmen.
Nota distintiva
Le condizioni pedoclimatiche e la grande professionalità dei produttori conferiscono alla coltivazione della Pera dell’Emilia Romagna IGP elevata produttività e qualità dei frutti.