Descrizione
L’olio extravergine di oliva Olio Campania IGP è ottenuto da olive provenienti dalle seguenti cultivar: Asprinia, Caiazzana, Carpellese, Frantoio, Leccino, Leccio del Corno, Marinese, Minucciola, Nostrale, Ogliarola Campana, Ortice, Ortolana, Pisciottana, Racioppella, Ravece, Rotondella, Salella, Sessana e Tonda, presenti da sole o congiuntamente, in misura non inferiore all’85%. Il restante 15% può provenire da cultivar di olive di altre varietà.
Zona di produzione
La zona di produzione dell’olio extravergine di oliva Olio Campania IGP si riferisce all’intero territorio della regione Campania.
Metodo di produzione
Le condizioni ambientali e di coltivazione delle piante devono essere quelle tradizionali e caratteristiche della zona e, comunque, atte a conferire alle olive e all’olio derivato le specifiche caratteristiche qualitative. La raccolta delle olive deve essere effettuata nel periodo compreso tra il primo settembre e il 31 dicembre. Le olive devono essere raccolte direttamente dall’albero, manualmente o meccanicamente. Non è consentita la raccolta delle olive cadute naturalmente sul terreno o su reti permanenti e l’uso di prodotti cascolanti o di abscissione. La produzione massima di olive a ettaro non può essere superiore a 12 tonnellate, mentre la resa massima in olio è fissata al 20%. Le olive destinate alla produzione dell’olio extravergine di oliva Olio Campania IGP vengono molite, con processi fisici e meccanici, entro le 24 ore successive alla raccolta; non è possibile la molitura in impianti di estrazione discontinui. L’olio prodotto deve essere conservato in recipienti di acciaio inox in locali freschi e asciutti ed è consentito l’impiego di gas inerti per la conservazione.
Aspetto e sapore
L’olio extravergine di oliva Olio Campania IGP presenta colore che varia dal giallo paglierino al verde. Si caratterizza all’olfatto per la presenza di sentori di mandorla, carciofo – tipico della varietà Nostrale, Minucciola – e pomodoro acerbo caratteristico, invece, delle cultivar Ravece e Ortice. Al palato, spiccano le note fruttate di oliva di intensità medio-alta, completate da sensazioni equilibrate di amaro e piccante.
Storia
La diffusione dell’olivo in Campania risale al IV secolo a.C. Alla fine del XX secolo l’olio della Campania è citato dal celebre biologo e fisiologo statunitense Ancel Keys come uno degli ingredienti principali della dieta mediterranea.
Gastronomia
L’olio extravergine di oliva è un alimento facilmente deperibile che necessita di una corretta conservazione per mantenere intatte le sue caratteristiche organolettiche. È dunque opportuno conservarlo in ambienti freschi e al riparo dalla luce, a una temperatura compresa fra 14 e 18°C, lontano da fonti di calore e da prodotti che emanano particolari odori. L’olio extravergine d’oliva Olio Campania IGP è ideale impiegato a crudo per le tradizionali bruschette, nella caprese con Mozzarella di Bufala Campana DOP o sulle verdure gratinate.
Commercializzazione
L’Olio Campania IGP è immesso in commercio in recipienti idonei a norma di legge, di capacità non superiore a 5 litri. L’etichetta deve riportare il logo del prodotto e la dicitura Olio Campania in maiuscolo. È consentito l’utilizzo della dicitura “monovarietale” seguita dal nome della cultivar utilizzata.
Nota distintiva
L’olio extravergine di oliva Olio Campania IGP si caratterizza per un livello di acidità massima totale di 0,4 g per 100 g di olio, un livello di polifenoli totali maggiore o uguale a 200 ppm – responsabili del sapore amaro e piccante – e un particolare accumulo dei composti volatili da cui derivano i sentori di pomodoro, carciofo e mandorla.