Descrizione
La Figue de Solliès DOP Si riferisce al frutto fresco della varietà Brogiotto Nero (Bourjassotte Noire) di fico viola.
Zona di produzione
La zona di produzione della Figue de Solliès DOP comprende 15 comuni, di cui due solo in parte, del dipartimento del Var, nella regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra.
Metodo di produzione
La tipicità della Figue de Solliès DOP risiede soprattutto nel metodo di coltivazione ed in particolare nei savoir-faire ancestrali che accompagnano tutto il ciclo del prodotto. Durante la fase di impianto del frutteto, gli alberi, coltivati "ad alberello", vengono interrati ad una distanza l'uno dall'altro di almeno 5 m, e ciascuno di essi dispone di una superficie minima di 25 m2. Vengono raccolti soltanto i frutti di alberi piantati da almeno 3 anni. La raccolta, che ha inizio quando l'80% dei fichi presentano una buccia con un minimo dell'80% di colorazione viola, si effettua a mano, dal 15 agosto al 15 novembre. I fichi sono raccolti e trasportati dal frutteto al luogo di stoccaggio in casse il cui contenuto non può essere superiore a 20 kg. Il lasso di tempo tra la raccolta e la spedizione, dopo il condizionamento, non può eccedere i cinque giorni. Durante questo periodo i fichi sono stoccati ad una temperatura che non supera gli 8°C per evitare gli effetti nefasti del calore. A causa della fragilità del prodotto e per preservare la qualità e le caratteristiche tipiche della denominazione, il confezionamento deve avvenire in tempi rapidi e obbligatoriamente nella zona geografica individuata come esclusiva di produzione. Il fico, infatti, è un frutto che in generale mal sopporta i trasporti ed eventuali colpi.
Aspetto e sapore
La Figue de Solliès DOP ha la forma di una goccia d'acqua schiacciata. La buccia è di colore viola con nervature nere, di consistenza densa, soda e duttile, il ricettacolo è sottile, verde pallido. La polpa è carnosa, brillante e succosa, del colore della marmellata di fragole, con numerosi e fini grani beige. Si caratterizza per il gusto pieno, dal caratteristico equilibrio acidulo e dolce, prima croccante e poi fondente, con intensi aromi vegetali, fruttati e floreali.
Storia
Sin dal Medioevo, la coltivazione del fico si è ampiamente imposta nel bacino di Solliès, dove ha trovato le condizioni ideali per esprimere appieno le sue qualità e caratteristiche tipiche. Ma è alla fine del Novecento che questa zona si caratterizza come un autentico "giardino della Provenza" proprio grazie alla produzione dei fichi, secondo la descrizione poetica data dal giornale Le Petit Marseillais nell'edizione del 14 agosto 1898. Secondo i dati dell'ufficio di statistica del dipartimento del Var, nel 1903 il cantone di Solliès produsse quasi 1100 tonnellate di fichi. A fine Ottocento e soprattutto all'inizio del Novecento il fico di Solliès ebbe un forte sviluppo commerciale, avvalendosi dei collegamenti ferroviari per raggiungere una più vasta clientela francese, come ricordato dall'autore Roger Livet nel 1962 nel suo libro Habitat rural et structures agraires en Basse Provence.
Gastronomia
La Figue de Solliès DOP si conserva in buone condizioni per diversi giorni, grazie alla sua buona tenuta. È consigliabile tenere i fichi in frigorifero, meglio se in un sacchetto di carta. Oltre che per il tradizionale consumo fresco, può essere essiccata o utilizzata per preparare yogurt, gelati e confetture, ma da tempo oramai i fichi di Solliès sono entrati anche nei menù di famosi ristoranti, che propongono una grande varietà di pietanze a base di questi gustosi frutti, come accompagnamento di piatti sia salati che dolci. Vengono utilizzati inoltre dall'industria cosmetica per la produzione di shampoo, creme, ecc.
Commercializzazione
Il prodotto è immerso in commercio nella tipologia Figue de Solliès DOP. Viene commercializzato in cassette a strato singolo o in vassoi di capacità massima di 1 kg, in modo da tutelare la qualità del prodotto. I lotti messi in vendita sono di calibro e colore omogenei.
Nota distintiva
La Figue de Solliès DOP si distingue dai fichi della stessa varietà coltivati in altre zone per il calibro, superiore alla media (almeno 40 mm), e per l'ottimo equilibrio fra sapori aciduli e dolci dovuto al tenore di zuccheri, che risulta pari a 14°Brix. Questo valore fa sì che le note acidule non sovrastino quelle dolci, come invece accade per i Brogiotto Nero di zone differenti.