Descrizione
L’Indicazione Geografica Nocino di Modena è riservata esclusivamente al liquore ottenuto dall’invecchiamento di infusione idroalcolica di mallo di noci (Juglans regia L.).
Zona di produzione
La zona di produzione del Nocino di Modena IG è rappresentata esclusivamente dal territorio della provincia di Modena.
Metodo di produzione
Per la preparazione del Nocino di Modena IG le noci ancora ricoperte dal mallo verde e tenero, non ancora legnoso, vengono tagliate irregolarmente oppure affettate e lasciate macerare nell’alcool per un periodo di tempo variabile di minimo quattro mesi. Terminato il periodo di macerazione, l’infuso (avente un grado alcolico compreso tra 46-65% in volume) viene spillato e lasciato affinare per minimo sei mesi. All’infuso di noci così ottenuto vengono addizionati gli zuccheri, l’acqua, l’infuso di spezie e alcool fino al raggiungimento della gradazione alcolica prevista. Quando è stata raggiunta la gradazione stabilita (38-43% in volume) il liquore viene lasciato maturare per minimo 10 giorni e poi filtrato prima dell’imbottigliamento. Gli zuccheri possono essere preventivamente disciolti. Il Nocino di Modena IG deve essere confezionato in bottiglie di vetro aventi la capacità massima di 1,5 litri.
Caratteristiche del prodotto
Il liquore Nocino di Modena IG è ottenuto dall’invecchiamento di infusione idroalcolica di mallo di noci (Juglans regia L.) per un minimo di 250 g per litro di prodotto finito. Nella preparazione è consentito impiegare ingredienti facoltativi quali infusi di spezie (cannella, chiodi di garofano e coriandolo). Ha un titolo alcolometrico che varia fra 38-43% in volume e un tenore di zuccheri pari a 150-400 g/litro, espresso in zuccheri invertiti.
Legame con il territorio
La tradizione vuole che le noci vengano raccolte il 24 giugno, giorno di San Giovanni Battista, allorché la maturazione del frutto non è ancora completa e il mallo risulta verde e tenero. L’antica credenza popolare voleva che la rugiada (guazza) formatasi nella notte tra il 23 e il 24 giugno fosse una panacea per ogni male, specie per i problemi dell’apparato digerente e per i disturbi gastro-intestinali, per i quali il nocino era considerato un rimedio eccellente. Proprio il collegamento tra la festa del Santo e l’epoca di preparazione del liquore rivela una consuetudine e una valenza culturale che ancora oggi ruotano attorno al consumo di nocino.
Informazioni legislative
L’Indicazione Geografica Nocino di Modena è registrata nell’allegato III del Regolamento (CE) n. 110/2008 relativo alla definizione, designazione, presentazione, etichettatura e protezione delle Indicazioni Geografiche e che abroga il Regolamento (CEE) n. 1576/89 del Consiglio (pubblicato sulla GUUE L. 39 del 13.02.2008) come modificato dal Reg. 1067/2016 e dal Reg. 674/2019. Nonostante l'entrata in vigore del nuovo Regolamento UE 787/2019 che abroga il Reg. 110/2008 e che, per quanto riguarda le IG, si applica dall'8 giugno 2019, l'allegato III continua ad applicarsi fino alla creazione dell'apposito registro delle IG di cui all'articolo 33 previsto dalla nuova normativa. In generale, il Reg. 787/2019 prevede per ogni Indicazione Geografica, all’art. 24, la presentazione alla Commissione UE di una scheda tecnica contenente i requisiti prescritti allo stesso articolo. La scheda tecnica del Nocino di Modena è contenuta nel decreto del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali n. 3510 del 10 giugno 2014 come modificato dal decreto dell’8 giugno 2016 (pubblicato nella GU n. 139 del 16.06.2016).