Descrizione
Il Borrego do Baixo Alentejo IGP deriva dall'incrocio tra le due razze ovine Campaniça e Merino Bianco con altre non autoctone. Si producono annualmente circa 400.000 esemplari destinati alla macellazione.
Zona di produzione
La zona di produzione del Borrego do Baixo Alentejo IGP ricade nei Comuni di Aljustrel, Amodôvar, Alvito, Barrancos, Beja, Castro Verde, Cuba, Ferriera do Alentejo, Mértola, Moura, Ourique, Serpa, Viana do Alentejo, Vidigueira, Alácer do Sal, Grândola, Mourão, Odemira, Portel e Santiago do Cacém, nei Distretti di Beja, Évora e Setubal.
Metodo di produzione
La dieta dell'animale dal quale si ricava la pregiata carne è composta da latte materno, al quale si aggiungono paglia e cereali. Soprattutto questi ultimi vengono somministrati soprattutto durante il periodo riproduttivo, ciò fa assumere alla carne il particolare sapore caratteristico. Gli esemplari vengono abbattuti tra i tre e i quattro mesi d'età, quando il loro peso è compreso tra gli 8 kg e i 13 kg.
Aspetto e sapore
Il Borrego do Baixo Alentejo IGP presenta un colore rosa chiaro ed è molto tenero e succulento, a causa dell'infiltrazione di grasso a livello intramuscolare; inoltre, ha un tessuto muscolare ben sviluppato e compatto.
Storia
Le origini del Borrego do Baixo Alentejo IGP risalgono ai tempi dell'occupazione romana, infatti secondo alcuni autori, all'epoca gli ovini del sud-est alentejano erano già famosi. La razza Campaniça proviene dall'Ovis aries ligeriensis originario della regione della Loira, dalla quale discendono anche le razze spagnole Aragonesa e Manchega. Il latte di questi ovini, insieme a quello prodotto per la razza merino, è utilizzato soprattutto per produrre il famoso Queijo Serpa DOP. L'allevamento di questi animali, oltre a riguardare la produzione di latte e lana, recentemente ha vissuto un discreto aumento dovuto alla crescita della richiesta della loro ottima carne.
Gastronomia
Il Borrego do Baixo Alentejo IGP deve essere conservato ad una temperatura di circa 2-4°C. Il congelamento della carne è proibito nella fase che precede la vendita diretta, è ammesso invece per il consumo domestico. Dopo l'acquisto il prodotto può essere conservato in frigorifero per pochi giorni. La carne può essere consumata solo 72 ore dopo l'abbattimento. Il suo consumo eccede durante il periodo pasquale. La carne di Borrego do Baixo Alentejo IGP è utilizzata in vari piatti caratteristici della regione alentejana, tra i quali primeggiano per fama l'ensopado de borrego à pastora e la perna de borrego assada no forno de lenha. Le parti meno nobili dell'animale, come testa, zampe e viscere, ricevono altrettante attenzioni, essendo utilizzate nelle preparazioni di estufadas e guisados.
Commercializzazione
Il prodotto è immesso in commercio nella tipologia Borrego do Baixo Alentejo IGP nelle categorie B e C, le quali indicano il peso della carcassa animale, che nel primo caso si attesta tra gli 8 kg e i 10 kg, mentre nel secondo tra i 10,1 kg e i 13 kg. È commercializzato in unità intere o a metà, oppure in pezzi imballati in recipienti adeguati.
Nota distintiva
Il latte che alimenta gli animali dai quali si ricava la preziosa carne Borrego do Baixo Alentejo IGP è talmente buono che viene utilizzato anche per la produzione di ottimi latticini nell'area geografica di Serpa, tra i quali si distinguono il Requeijão e il Queijo Serpa DOP.